Un maledetto per sempre – la recensione

Un maledetto per sempre” è l’ultimo romanzo di Bianca Marconero, pubblicato stavolta in self publishing. Il romanzo è il capitolo conclusivo della storia di Brando e Agnese, protagonisti di “Un maledetto lieto fine“. L’autrice ha scritto anche due novelle disponibili su Amazon che completano la saga.
L’ordine di lettura consigliato è il seguente:

Un maledetto lieto fine
Montreal (Un maledetto lieto fine 1.5)
Un maledetto per sempre
Un maledetto addio (novella prequel)

I romanzi attualmente pubblicati da Bianca Marconero sono:

Trama

Brando e Agnese si sono lasciati da tre anni. I ricordi sono i loro compagni silenziosi ma cercano di andare avanti e ricostruire le loro vite. Brando, dopo le vicende accadute a Montréal, desidera una felicità di base, fatta di amicizia, lavoro e affetti. Vuole consolidare il successo della sua band e soprattutto desidera innamorarsi di nuovo. Quando incontra Penny, una giovane fotografa, si convince di aver trovato la persona che può aggiustare il suo cuore spezzato.
Agnese vive a Milano e ha un unico obiettivo: proteggere la persona più importante della sua vita. Affronta le difficoltà a testa alta, in fuga dal padre e in lotta continua con Lucio, divenuto ora l’avvocato del senatore.
Dopo una serie di appuntamenti mancati con il destino, Brando ritrova Agnese e scopre l’esistenza di Jacopo. L’incontro fornirà l’occasione per ripartire un’altra volta o sarà l’ennesima caduta verso un finale sbagliato?

Recensione ★★★★✰ (4,5/5)

Ve lo dico, questo romanzo strappa il cuore a brandelli. Ogni volta che pensi di poter respirare e ti rilassi un attimo, ecco che accade qualcosa che rovina tutto. Trattiene e soffoca.

Brando e Agnese si sono lasciati ormai tre anni fa, quando la madre di Brando è venuta a mancare a causa della cattiveria e l’egoismo del padre di Agnese. Brando perde di colpo madre e fratello, e la sua ragione polverizzata lo porta a prendersela con Agnese. Sono troppo orgogliosi questi ragazzi, troppo innamorati, troppo maledetti. Così si perdono.
Quando per Caso Brando incontra Agnese scopriamo che lei nel frattempo se n’è andata di casa e si mantiene facendo la cameriera. Lei gli dice che ha trovato l’uomo della sua vita e Brando non capisce che sta parlando di Jacopo, il loro figlio. Si separano di nuovo ma sembrano predestinati a ritrovarsi. La vita ha una voglia matta di farli incontrare, ma ogni volta il destino si mette in mezzo, chiude le porte e spalanca inquietudini, insicurezze, malintesi.
Ma ben presto le bugie di Agnese inizieranno a sgretolarsi, appoggiate su fondamenta friabili e instabili.

Le bugie sono cadaveri gonfi di acqua. Riemergono quando meno te l’aspetti.

Bianca Marconero torna a riempirci (e strapparci) il cuore, a farci incazzare e piangere. A farci provare ogni singola emozione dell’arcobaleno. Torna a farci volare sulle parole, a farcele toccare e penetrare nella pelle. Riesce a tessere questa meravigliosa storia maledetta che ci tiene incollati alle sua pagine. Ma non è una sorpresa, provate a leggere uno qualsiasi dei suoi romanzi e capirete come è facile restare intrappolati nelle sue storie.

In questo nuovo capitolo della storia “maledetta” troviamo Agnese esausta, senza speranza. Costretta a fare ciò che ha sempre ritenuto impossibile, abbassandosi a punti di non ritorno pericolosi e mortificanti. Ma l’obiettivo è forte e vale la candela: proteggere Jacopo a ogni costo.

Quando finalmente sono in viaggio verso casa, mi abbandono contro lo schienale e sento crescermi dentro la stanchezza di mille vite. Ma stringo la mano di Jacopo e provo a non pensarci.

Tra i due protagonisti, stavolta, ho però empatizzato molto di più con Brando e col meraviglioso sguardo che appoggia su suo figlio, ignaro ma istintivamente consapevole.

Una delle prime volte che vede Jacopo, nonostante non sappia di essere suo padre, Brando ci svela ciò solo i suoi occhi possono percepire.

Ha il tipo di bellezza che richiede un contributo a chi la guarda, ti devi posizionare lì, sull’orlo delle lacrime. Sembra un quadro tratteggiato a occhi chiusi da qualcuno che lo desiderava esattamente così.

Come dicevo, non si sta tranquilli un attimo. Bianca Marconero riesce a creare montagne russe emotive in cui anche se un momento sembra miracolosamente centrato e calmo, sai che a breve tutto precipiterà di nuovo in qualcosa di ancora più buio e doloroso. E noi siamo costretti a sguazzare in questo dolore, perché l’istinto di sopravvivenza ci dice che prima o poi qualcosa di bello accadrà. E che cavolo!
E invece… chissà. Davvero. Chissà.

È una storia di rara bellezza quella di Agnese e Brando. Se avete voglia di una storia profonda, emozionante e maledetta avete trovato ciò che fa per voi.

 


Questo romanzo ci è stato inviato dall’autrice, che ringraziamo!

 

 

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