Due cuori in affitto è l’ultimo romanzo della scrittrice Felicia Kingsley , pubblicato dalla Newton Compton Editori, in uscita proprio oggi in tutti gli store fisici e digitali! Questo articolo fa parte del review tour organizzato per l’uscita del romanzo!
Attualmente Felicia Kingsley ha pubblicato:
- Matrimonio di convenienza (Newton Compton Editori, 2017, 381 pagine, eBook € 1,99, prezzo Amazon € 4,90)
- Stronze si nasce (Newton Compton Editori, 2018, 443 pagine, eBook € 1,99, prezzo Amazon € 8,50)
- Una Cenerentola a Manhattan (Newton Compton Editori, 2018, 400 pagine, eBook € 5,99, prezzo Amazon € 7,50)
- Due cuori in affitto(Newton Compton Editori, 2019, 351 pagine, eBook € 5,99, prezzo Amazon € 8,50)
Trama
Summer ha 27 anni ed è californiana. Blake ne ha quasi 33 ed è un vero newyorkese. Lei aspira a diventare una sceneggiatrice di serie TV di successo. Lui è uno scrittore da svariati milioni di copie e i suoi bestseller sono sempre nella classifica dei libri più venduti. Summer è fidanzata con un uomo molto più grande di lei, mentre Blake passa da una donna all’altra. Lei fa yoga e beve tè verde; lui fa colazione con un Bloody Mary e due sigarette. Summer e Blake non hanno proprio niente in comune, a parte una casa delle vacanze negli Hamptons, che per un mancato passaggio di informazioni è stata prestata a entrambi. Qualcuno se ne deve andare, ma tutti e due hanno ottime ragioni per restare. E le ragioni potrebbero aumentare con il passare dei giorni…
Recensione ★★★★✰ (4,5/5)
Diciamocelo: la Kingsley non delude mai. E potrei chiudere qui la recensione 😀
Invece questo romanzo merita molto di più che un semplice complimento. Fa ridere, fa emozionare, fa sognare e, soprattutto, fa evadere dai problemi della vita di ogni giorno, risucchiandoti nelle sue pagine: non ti molla finché non l’hai finito. Nonostante i personaggi che lo abitano siano assolutamente credibili nei loro contrasti interni e nelle problematiche che dovranno affrontare, “Due cuori in affitto” è un romanzo piacevolmente leggero e divertente, sensuale e a tratti irriverente.
La copertina rende perfettamente la caratteristica principale dei due protagonisti: sono deliziosamente insopportabili, spinosi e intrattabili. Blake ha la spocchia dell’autore di bestseller sciupafemmine, il classico uomo che non deve chiedere mai. Lei è l’apoteosi del “pitipiti”: rigida, saccente, supponente e diffidente (e con gli “ente” ho finito). Ma questa scorza dura (e spinosa) è in realtà una corazza che ben presto arriveranno ad abbandonare, quasi senza accorgersene, giorno dopo giorno.
<<Questo perché sei un donnaiolo e le donne perdono la testa per te>>
Blake incrocia le braccia e si sporge verso di me.
<<Anche tu?>>
<<No. Io sono vaccinata contro i tipi come te.>>
<<E che tipo sarei?>>>
<<L’uomo che sussurra agli estrogeni.>>
Blake ha un matrimonio lampo fallito alle spalle e una difficoltà palese nell’allacciare rapporti sentimentali con altri esseri umani, se non a scopo prettamente sessuale. Summer è ancora più complessa: figlia di illustri avvocati, fa una scommessa con se stessa rifiutando di finire impiegata nello studio di famiglia e scegliendo di rincorrere il proprio sogno, diventare una sceneggiatrice di serie TV. Per questo il rapporto con la famiglia, soprattutto con il padre e la sorella, si incrina, e Summer inizia a vivere con il peso di dover sempre e continuamente dimostrare agli altri che può farcela. E inevitabilmente cade in una relazione sbagliata con George (per i nemici Ciorch), tipico fidanzato-simil-padre, che non la apprezza e non la appoggia, ma la sfrutta e la demoralizza continuamente.
Blake e Summer si ritrovano loro malgrado ad essere costretti a condividere per i mesi estivi una meravigliosa villa negli Hamptons, più per orgoglio che per reale necessità: nessuno dei due vuole mollare e andarsene dandola vinta all’altro. Ma questa convivenza coatta finirà per farli avvicinare e conoscere. Complice il destino, ovviamente… ma noi lettrici non possiamo che leggere capitolo dopo capitolo con gli occhi a cuore, respirando e sospirando con loro, al grido di “sta per succedere, sta per succedere!” Ripensando al romanzo, dopo aver letto l’ultima pagina (e aver frignato, come al solito, come una ragazzina), mi è arrivata come un flash una metafora lampante. Una lunga linea, ai cui vertici stanno da una parte Summer e dall’altra Blake. In ogni pagina ognuno di loro fa un piccolo passo, inconsapevole, nella direzione dell’altro. Qualche inciampo, qualche ostacolo, qualche ripensamento, qualche passo nella direzione contraria, ma il binario su cui camminare è quello, e non si scappa!
Una cosa che ho letteralmente adorato è che il romanzo è pieno di richiami al mondo delle serie TV. Alcuni sono espliciti, altri nascono dalla mente malata di chi legge (eccomi!): al di là della GENIALE citazione iniziale di una puntata dei GRIFFIN, la sceneggiatura che scrive Summer (Hell-A) è ispirata a Californication (lo confessa la stessa Kingsley nei ringraziamenti), il divertentissimo “contrattempo” con i fratelli Aguilera ha il sapore delle migliori puntate di Breaking Bad, i battibecchi tra i protagonisti richiamano una trasposizione moderna della comicissima coppia della nostrana Casa Vianello e infine, dopo aver letto le prime descrizioni fisiche di Blake, ho subito associato la sua figura (sbavando) a quella di Jason Momoa, il Khal Drogo del Trono di spade.
Il modo in cui l’autrice riesce a tessere la storia aggiungendo i colori e i materiali più disparati e poi, nelle ultime pagine, a tirare le estremità componendo un tessuto perfetto, con colori e disegni meravigliosi, è incredibile. E qui arriviamo all’unico neo che, volendo raschiare il fondo del barile, ho potuto trovare in questo romanzo. Tutto alla fine trova una sua collocazione, un suo motivo di essere, una sua funzione sostanziale nella storia: tutto tranne la storia dei fratelli Aguilera e di quello strampalato personaggio di nome Dwight. Non avendo loro un ruolo nella parte finale del romanzo rimangono un po’ sospesi, troncati, incompleti e poco funzionali. Sono un simpatico intermezzo comico e piacevole ma, per dirla con Quentin Tarantino, sono pistole che non sparano.
Ammetto una cosa: io sono una drama girl. Quindi adoro quando nei romanzi si consumano drammi corposi e profondi, stemperati poi dalle parti più brillanti e comiche, ed è per questo che per me “Cenerentola a Manhattan”, il romanzo precedente di Felicia Kingsley, resta saldamente nella prima posizione nel mio indice di gradimento. Ma “Due cuori in affitto” mi ha completamente presa nel suo vortice di comicità ed emozioni e sarei folle se non vi consigliassi di LEGGERLO ASSOLUTAMENTE!
Questo romanzo ci è stato inviato dalla casa editrice Newton Compton Editori che ringraziamo!
Libro veramente stupendo. L’ho letto tutto d’un fiato per quanto mi è piaciuto. A parte la scrittura scorrevole e spiritosa di Felicia, questo libro trasmette un tematica molto forte.