La misura imperfetta del tempo è il secondo romanzo della scrittrice e collaboratrice per Vanity Fair Monica Coppola.
Altri testi scritti o curati da Monica Coppola:
- “Viola, vertigini e vaniglia” (Booksalad, 2015, 270 pagine, prezzo Amazon € 11,90)
- “Dai un morso a chi vuoi tu. Storie d’amore per appetiti formidabili” (Booksalad, 2016, 250 pagine, prezzo Amazon € 13,30)
- “La misura imperfetta del tempo” (Las Vegas edizioni, 2019, 221 pagine, prezzo Amazon € 11,90)
Trama
Una famiglia, tre donne di tre generazioni diverse e un vecchio segreto che sta per essere rivelato. Mia ha ventidue anni e lotta perennemente con ansie e insicurezze. È cresciuta nella periferia torinese con i nonni materni, senza sapere nulla dell’identità del padre. La nonna, Zita, è vivace e dinamica ma ora deve superare il lutto per la recente morte del marito. La madre, Lara, ha anteposto la carriera all’istinto materno e vive a Milano dove coltiva ambizioni e amanti conosciuti online. Durante una vacanza alle terme, Zita incontra Santo, accetta il suo corteggiamento e ricomincia a vivere. Questa sua scelta destabilizza Mia che, ancora legata al ricordo del nonno, inizia a ostacolare la relazione. E riporta Lara a Torino, per capire cosa stia succedendo tra nonna e nipote. Quando le tre si ritrovano, il confronto sfocia in un aspro litigio, ma la verità sul padre di Mia, che Lara ha tenuto nascosta a tutti per più di vent’anni, sta finalmente per venire a galla.
Recensione ★★★☆☆(3/5)
– Ma tu non fai niente per migliorare. Ti sei atrofizzata. Sembra quasi ti piaccia vivere così, crogiolarti nei rimpianti, nel dolore…
– Mi sa che i grassi saturi ti fanno straparlare. Mi stai dicendo che mi piace fare una vita di merda?
– No. Ti sto dicendo che combatti battaglie che non ti appartengono, in cui non sei la protagonista. Perché il punto è questo, tu protagonista non vuoi esserle mai.
Da questo dialogo capiamo meglio Mia, una ventiduenne alle prese con la vita sua e quella di sua nonna, Zita, alla quale è da qualche mese morto il marito. In questo rapporto a due, gioca un ruolo collaterale Lara, la figlia di Zita, nonché mamma di Mia.
Il tema generazionale non è un tema nuovo, lo abbiamo visto in film, serie tv e letto in altri libri. Il tema generazionale al femminile, in particolar modo, ci attira molto di più, per i segreti che appartengono a ognuna delle donne in gioco.
Qui conosciamo una Mia particolarmente apprensiva per la sua giovane età, che si preoccupa per la nonna, figura che è stata per molti anni il vero riferimento nella sua vita, visto che Lara, sua madre, la lasciò in balìa di sé stessa per trasferirsi da Torino a Milano per inseguire la sua carriera. Lara vive con i sensi di colpa di una verità che per troppo tempo ha nascosto a sua mamma e sua figlia. Una realtà che può solo venire a galla grazie a una conoscenza inaspettata che fa Zita durante a una vacanza. E mi fermo qui, altrimenti spoilererei tutta la storia!
Il fascino, il mistero, le bugie e le verità che racchiudono queste tre donne, di tre generazioni diverse, rendono il lettore curioso e impaziente di scoprire la realtà effettiva delle cose. Un concept già sentito e visto, ma comunque sempre attuale ed efficace.
Funziona anche ne “La misura imperfetta del tempo” anche se, a mio avviso, poteva essere approfondito meglio. Il momento della verità avviene in maniera troppo repentina; il cambiamento di posizione di Lara appare quasi forzato, posticcio, in un contesto che poteva essere più organico.
Recensione di NiMa per Chicklit Italia.
Questo romanzo ci è stato inviato dalla casa editrice Las Vegas edizioni che ringraziamo!