“Spiacente, non sei il mio tipo“ è il quarto romanzo dell’autrice Anna Zarlenga, il primo pubblicato dalla Newton Compton Editori.
I romanzi attualmente pubblicati da Anna Zarlenga sono:
- “Amore fuori programma” (2017, PubMe edizioni, prezzo Amazon € 13,60, 392 pagine)
- “Ostinatamente single” (2018, PubMe edizioni, prezzo Amazon € 16,23, 416 pagine)
- “Un dolce Natale con te” (2018, Butterfly edizioni, prezzo Amazon Kindle € 0,99, 96)
- “Spiacente, non sei il mio tipo” (2019, Newton Compton Editori, prezzo Amazon € 8,50, 416 pagine)
Trama
Sara è una brillante ricercatrice universitaria di Semiotica, sottopagata e sfruttata dal suo “capo”, il professor Costa, per il quale ha una cotta stratosferica. Teo invece è un marcantonio, un amante seriale senza scrupoli, sbruffone e arrogante. Il classico figlio di papà che fa finta di lavorare nell’azienda di famiglia. Cosa hanno in comune? Odiano i matrimoni. E loro malgrado si incontrano proprio al matrimonio della sorella di Sara con il migliore amico di Teo. L’incontro è particolare: Teo rompe gli occhiali a Sara gettando con forza confetti addosso a sposi e invitati, al posto dell’innocuo classico riso. Sara è pronta ad affrontare Teo che però la tratta con sufficienza: è troppo bassa, troppo in carne e troppo mal vestita per attirare la sua attenzione. Salvo poi trovarsela come professoressa di Semiotica all’università che il padre, in uno slancio di lucidità, impone al figlio di ricominciare e portare a termine, pena l’esclusione dall’azienda di famiglia. Ma Teo sa già come fare: la farà cadere nella sua trappola, affascinandola con il suo irresistibile charme, finché non si innamorerà e gli concederà un buon voto ad un esame che lui non ha nessuna intenzione di preparare. Ma Sara è un osso duro… e il suo rifiuto regalerà i primi cedimenti di autostima a Teo, gettandolo in uno sconforto inusitato.
Recensione ★★★★☆ (4/5)
“Spiacente, non sei il mio tipo” è il primo romanzo che leggo della Zarlenga ed è stata una bella rivelazione. All’inizio ero un po’ titubante: la sua scrittura è brillante, quasi tendente al comico, ed essendo molto vicina al mio stile mi ha fatto scattare la classica modalità “antenne alzate”. Mi sono subito iniziata a chiedere se le battute non fossero fini a se stesse, se non facessero leva su uno humor troppo banale e inflazionato… ma la risposta si è rivelata ben presto un “NO” grosso come una casa. In realtà l’autrice riesce a dosare alla perfezione la componente comica con quella poetica e puramente narrativa.
“Pare che si stiano producendo nel rituale grottesco del lancio del bouquet e della giarrettiera. Non si fa alla fine?”
“Le mie cugine sono iene. Si sono allenate per giorni in tornei di salti in alto per afferrare il bouquet e scommetto che hanno costretto mia sorella ad anticipare l’evento.
Prevedo bagni di sangue.”
Continuando a leggere ho scoperto una storia molto originale e ben scritta, con personaggi ottimamente caratterizzati e, cosa ancora più interessante e rara, dotati di sfaccettature e profondità diverse e molto interessanti. Mi piace sempre pensare ai personaggi dei romanzi come fossero, a loro volta, dei libri: ci sono autori che ne descrivono alla perfezione solo la copertina, altri che invece riescono a costruire anche le pagine interne, regalando loro spessore. Sara è il classico topo da biblioteca, scialba e bruttina, ma dotata di attributi inconsueti, di grinta e carattere da vendere. Teo è il classico latin lover, figo ed esteticamente perfetto: occhi azzurri, addominali definiti, capelli fluenti e vestiti alla moda. Ma si scopre ben presto come questa maschera apparentemente perfetta sia in realtà una copertura inconscia, una corazza per nascondere le sue fragilità: è una vita che Teo evita di guardare in faccia la realtà, trincerandosi dietro i suoi successi amorosi e la sua irritante e arrogante nullafacenza. È il primo ad avere il dubbio di essere sostanzialmente uno stupido, di essere arrivato dove è semplicemente per la fortuna concessagli da madre natura e dalla famiglia ricchissima. Quando per la prima volta affronta una donna brillante e matura che sembra non cadere ai suoi piedi, quasi avesse assunto un antidoto al suo fascino infallibile, inizia a mettersi in discussione e a crescere, diventando un uomo adulto e consapevole. Lei non è certo il suo tipo, su questo non c’è dubbio. E per tutto il romanzo questo sarà un mantra che continuerà a ripetersi, cercando di convincersene sempre di più, anche se tutto il resto gli racconterà il contrario.
Ecco, questo mi fa infuriare. Non certo perché io provi interesse per lei, assolutamente no. È che non sopporto il fatto che mi abbia archiviato in questo modo. Io, il re dei latin lover. Io, il single più richiesto dalle ragazze più belle di Napoli. Se mi vedessero i miei amici , adesso, diventerei il loro zimbello. Perdere il sonno e le energie per una donna alta quanto un tappo di sughero! Inaudito. Mi piacesse, almeno!
E così questi due splendidi esseri umani, ben saldi e radicati sulle loro posizioni, piano piano iniziano a cedere, a incastrare i propri rami in zone ancora non esplorate e, loro malgrado, a crescere.
Unico neo il finale, che mi ha lasciato un po’ delusa… ovviamente non spoilero niente, ma devo ammettere che avrei preferito qualcosa di più anticonformista e originale.
Non mi resta che consigliarvi la lettura di questo romanzo dove la componente “girl power” è preponderante e imprescindibile, perfetta. E dove si riflette sul fatto che, spesso, usiamo la nostra natura e il nostro carattere semplicemente come scuse per non raccontarci scomode verità.
Questo romanzo ci è stato inviato dalla casa editrice Newton Compton Editori, che ringraziamo!
Oddio quanto ho riso leggendo questo libro!!!